Le lacrime di Buffon, unica voce azzurra nel marasma del dopo partita, la rabbia dell’impotente De Rossi, la delusione di una Nazione intera chiamata a esorcizzare un’altra cocente delusione in un numero: 1958 – data dell’unico precedente storico in cui la Nazionale Italiana è rimasta a casa. E poi ci giochiamo i numeri associati agli addii, ai tanti addii a cui assisteremo nei prossimi giorni. Ma in primis c’è l’addio del capitano e simbolo di una nazione, Gianluigi Buffon in lacrime, dopo 20 anni di Nazionale.
Dopo il buio… l’Azzurro!
Il futuro passa inevitabilmente dal sostituto di Buffon, il giovane Donnarumma. Al diciottenne milanista un’eredità pesante. Romagnoli, Rugani i futuri Chiellini e Barzagli. Al miglior azzurro, per mesi ignorato da Ventura: Jorginho del Napoli, affidare le chiavi del centrocampo e al sostituto di Ventura auguriamo di poter essere un appassionato di fantasia e talenti a tal punto da non poter pensare di fare a meno di Insigne. E su questa riflessione c’è una cinquina 7. 10. 18. 20.56.
Sulla Ruota di Milano, dove tutto è iniziato!