Le carte utilizzate per giocare a Tresette sono 40 e vengono utilizzate le carte italiane tradizionali, divise in 4 semi. Ogni giocatore riceve una carta a testa fino all’esaurimento del mazzo. La versione classica del Tresette contempla 4 partecipanti, quindi ogni giocatore ha in mano 10 carte.
Il mazziere consegna le carte in senso antiorario, a partire dal player alla sua destra. Comincia con il distribuirne una a testa, fino all’esaurimento del mazzo.
“Chiamarsi fuori” significa autoescludersi dal gioco, anche se la mano deve ancora terminare. Per chiamarsi fuori è necessario che le squadre tengano a mente, mano dopo mano, il proprio punteggio. Quest’azione impedisce alla squadra avversaria di rimontare.
Le carte necessarie per giocare a Tresette sono le carte italiane tradizionali, composte da un mazzo da 40 carte, suddivise nei 4 semi: Denari, Coppe, Bastoni e Spade.
I partecipanti ammessi nel gioco del Tresette classico sono 4, suddivisi in 2 squadre da 2. Tuttavia, ci sono varianti che ammettono anche la partecipazione da un minimo di 2 a un massimo di 8 persone.
Striscio o Liscio nel Tresette serve per comunicare al proprio compagno di squadra che si hanno altre carte dello stesso seme che è appena stato giocato.
Lo Spizzichino, anche noto come Pizzichino, è la variante del gioco classico del Tresette a 2 persone. Il regolamento è lo stesso del Tresette, ma ciò che varia è lo svolgimento di ogni mano; infatti, consegnando 10 carte a partecipante, rimangono 20 carte nel mazzo.
Il Tresette a Pizzico è una variante del Tresette classico che si svolge 1 contro 1. Tra i due giocatori, vince la presa:
Dichiarare il Bon gioco nel Tresette significa far sapere a tutti che tra le carte che si possiedono sono presenti 3 Assi, 3 Due o 3 Tre.
Il “Tresette a chiamare” è la variante del gioco tradizionale, durante il quale i giocatori partecipano stando in silenzio, sfruttando solo segni convenzionali conosciuti. Ogni partita avviata deve essere portata a termine. Le regole di questa variante sono le medesime del Tresette classico, eccezione fatta per gli “accusi”.